Il rituximab è un farmaco biologico usato nel trattamento di alcune malattie autoimmuni e tumori.
Come l’adalimumab, anche il rituximab è uno dei cosiddetti anticorpi monoclonali e il suo meccanismo di funzionamento è basato sulla distruzione dei linfociti B, cellule con un ruolo chiave nella risposta immunitaria, grazie alla loro capacità di mediare la produzione di anticorpi.
Nel trattamento dell’artrite reumatoide, il rituximab è spesso utilizzato in associazione al metotrexato per ridurre l’infiammazione e il danno articolare in pazienti che non rispondono adeguatamente ai DMARD (farmaci antireumatici modificanti la malattia) o agli inibitori del TNF-α.
Meccanismo d’Azione del Rituximab sui linfociti B
Cosa Sono i Linfociti B
I linfociti B sono un tipo di globuli bianchi con un ruolo cruciale nel sistema immunitario. La loro funzione principale è produrre anticorpi, proteine che aiutano a identificare e neutralizzare agenti patogeni come batteri e virus. I linfociti B sono anche coinvolti nella memoria immunitaria, meccanismo che permette al corpo di rispondere più rapidamente ed efficacemente a patogeni già incontrati in passato.
Ruolo dei Linfociti B nell’Artrite Reumatoide (AR)
Nell’artrite reumatoide, il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani delle articolazioni, causando infiammazione, dolore e danni articolari. I linfociti B giocano un ruolo chiave in questo processo autoimmunitario, poiché sono responsabili della produzione degli anticorpi che attaccano il tessuto articolare e che contribuiscono quindi all’infiammazione cronica.
Come Funziona il Rituximab
Il rituximab è un farmaco progettato per colpire e distruggere i linfociti B. Ecco come funziona (Taylor, R., Lindorfer, M. Drug Insight: the mechanism of action of rituximab in autoimmune disease—the immune complex decoy hypothesis. Nat Rev Rheumatol 3, 86–95 (2007). https://doi.org/10.1038/ncprheum04241):
- Identificazione dei linfociti B: Il rituximab riconosce chimicamente i linfociti B e si lega in modo specifico a una proteina chiamata CD20, che si trova sulla loro superficie esterna.
- Marcatura per la distruzione: Una volta legato al CD20, il rituximab “marca” i linfociti B, segnalando al sistema immunitario che in questo modo li riesce a riconoscere come “nemici”.
- Eliminazione dei linfociti B: Il sistema immunitario riconosce le cellule marcate come bersagli da eliminare e le distrugge. Questo riduce il numero di linfociti B nel corpo.
- Riduzione dell’infiammazione: quando ci sono nel corpo meno linfociti B attivi, la produzione di anticorpi che attaccano i tessuti articolari diminuisce, riducendo di conseguenza l’infiammazione e il danno alle articolazioni. Questo aiuta a controllare i sintomi dell’artrite reumatoide e a rallentare la progressione della malattia.
Il meccanismo d’azione sopra descritto è schematizzato anche in figura:
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Vantaggi del Rituximab
- Efficacia: È particolarmente utile per i pazienti che non rispondono ad altri trattamenti, come i DMARD o gli inibitori del TNF-α [1].
- Selettività: grazie alla sua capacità di legare in modo selettivo il recettore CD20, il rituximab è da ritenersi estremamente selettivo ed in grado quindi di bersagliare solo linfociti di tipo B [2].
Effetti Collaterali principali [3].
- Reazioni da infusione: durante l’infusione, i pazienti possono sperimentare febbre, brividi, nausea e altri sintomi.
- Infezioni: riducendo il numero di linfociti B, il corpo può diventare più suscettibile alle infezioni, tra cui ad esempio quelle da herpes, epatite B o C
- Effetti ematologici: linfopenia (riduzione estrema nel numero dei linfociti circolanti) e, meno frequentemente, anemia o trombocitopenia.
Quando viene prescritto il rituximab?
Il rituximab non è il farmaco di prima scelta per il trattamento dell’artrite reumatoide, maviene generalmente proposto quando altri trattamenti standard non hanno avuto successo. I farmaci di prima linea per l’artrite reumatoide includono i DMARD (farmaci antireumatici modificanti la malattia) e gli inibitori del TNF-α.
Come anticipato nei paragrafi precedenti, il rituximab viene preso in considerazione nei seguenti casi:
- Fallimento dei DMARD e degli Inibitori del TNF-α: viene utilizzato per i pazienti che non rispondono o non tollerano i DMARD convenzionali (csDMARD) e gli inibitori del TNF-α. In questi casi, il rituximab offre un’opzione alternativa efficace.
- Risposta insufficiente ad altri farmaci biologici (bDMARD): se altri farmaci biologici, come gli inibitori dell’IL-6 (ad esempio Tocilizumab) o gli inibitori dell’IL-1 (ad esempio Anakinra), non sono efficaci, il rituximab può essere una scelta appropriata.
Riferimenti e Considerazioni [4]
In conclusione, il rituximab può essere usato efficacemente per ridurre i sintomi associati ad artrite reumatoide e migliorare così la qualità di vita dei pazienti che hanno fallito altre terapie farmacologiche.
La sua somministrazione avviene tramite infusione, a cicli ripetuti e con tempistiche che dipendono dalla tolleranza del paziente al trattamento. Come ogni farmaco, anche il rituximab non è esente da effetti collaterali, derivanti sia dalla sua specificità d’azione verso i linfociti, sia dai suoi effetti in generale sulla risposta immunitaria dell’organismo.
Fonti
[1] (Hanif, N. & Anwer, F. (2024) Rituximab. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK564374/).
[2] (European Medicines Agency Report, 2005).
[3] (Hanif, N. & Anwer, F. (2024) Rituximab. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK564374/).
[4] Rituximab. In: StatPearls. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK564374/)